DECRETO DI RICONOSCIMENTO DELL'UIGSE-FSE - Pubblichiamo qui di seguito la traduzione italiana del Decreto di riconoscimento da parte della Santa Sede dell'UIGSE-FSE del 26 agosto 2003 e consegnato con una breve cerimonia lo scorso 26 settembre. Tale decreto ed il discorso del Card. Stafford saranno pubblicati sul nostro sito www.fse.it nella sez. "Consultare à documenti": PONTIFICIUM CONSILIUM PRO LAICIS 1130/03/AIC—15a DECRETO L’Unione Internazionale delle Guide e Scouts d‘Europa - Federazione dello Scautismo Europeo prende vita nel corso di un incontro fra giovani capi scouts tedeschi e francesi, il 1 novembre 1956 a Colonia, in Germania. A seguito di questa riunione, viene costituita un’associazione internazionale scout, secondo lo spirito di alcuni dei fondatori dello scautismo cattolico, quali il P. Jacques Sevin, S.J., il Prof. Jean Corbisier e il Conte Mario di Carpegna, che per primi si sono dedicati ad introdurre il programma educativo dello scautismo negli ambienti cattolici all’inizio del XX secolo. La coppia francese Perig e Lizig Géraud-Keraod merita una menzione particolare in quanto, come responsabili dell’Unione nel corso di lunghi anni, ha contribuito ad un suo grande sviluppo. Da quasi cinquant’anni, l’Unione sviluppa un programma pedagogico specifico e concepisce lo scautismo come mezzo di apostolato nella Chiesa per la formazione umana e cristiana dei giovani, nel quadro della vocazione universale alla santità alla quale tutti i cristiani sono chiamati (cf. Costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen gentium, 40). Come si può leggere nello Statuto Federale, “L’Unione vuole riunire in una medesima comunità di fede, di preghiera e di azione le diverse associazioni nazionali di Guide e Scouts d’Europa, il cui scopo fondamentale è di formare i giovani attraverso lo scautismo tradizionale di Baden Powell sulle basi cristiane che sono i fondamenti della nostra comune civiltà europea.” (Statuto Federale, 1.2.1.). Lo scautismo vissuto nell’Unione è basato su tre punti fondamentali: la Promessa, la Legge e i Principi Scouts o Guida (cf. Statuto Federale, 1.3.), vissuti secondo le esigenze manifestate da Cristo nel Discorso della Montagna, che inizia con le otto Beatitudini (cf. Mt 5, 3-10) simboleggiate dalle otto punte della Croce di Malta, emblema ufficiale di tutte le associazioni facenti parte dell’Unione. L’Unione considera come propria Carta le parole rivolte da Sua Santità Giovanni Paolo II, nel corso dell’Udienza Generale del 3 agosto 1994 nella Basilica Vaticana, alle Guide e Scouts d’Europa che, provenienti da quindici nazioni, erano riuniti per il loro secondo Eurojam (cf Insegnamenti di Giovanni Paolo II, 17/2 [1994], pp. 104-106). Questo discorso segna una tappa fondamentale nella vita dell’Unione e costituisce la fonte delle sue linee di azione. L’Unione accoglie, come “associate”, associazioni appartenenti ad altre Chiese e Comunità Ecclesiali, nel rispetto dei principi della Chiesa Cattolica sull’ecumenismo e delle disposizioni contenute nel Direttorio Religioso dell’Unione. Il Concilio Ecumenico Vaticano II e il magistero post-conciliare hanno posto un’attenzione tutta particolare alle forme associative di partecipazione alla vita della Chiesa, manifestando una profonda stima e una grande considerazione verso di loro (cf. Decreto sull’Apostolato dei laici Apostolicam actuositatem, 18, 19 e 21; Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-sinodale Christifideles laici, 29). In questa medesima linea, alle soglie del terzo millennio, il Papa Giovanni Paolo II, scrive che “grande importanza per la comunione riveste il dovere di promuovere le varie realtà aggregative, che sia nelle forme più tradizionali, sia in quelle più nuove dei movimenti ecclesiali, continuano a dare alla Chiesa una vivacità che è dono di Dio e costituisce un'autentica " primavera dello Spirito"”. (Lettera apostolica Novo Millennio ineunte, 46). Di conseguenza: Rispondendo alla domanda presentata al Consiglio Pontificale per i Laici dal signor Attilio Grieco, Presidente Federale del1a Unione Internazionale delle Guide e Scouts d‘Europa - Federazione dello Scautismo Europeo, che sollecitava il riconoscimento canonico internazionale di questa federazione e anche l’approvazione del suo Statuto; In seguito a numerose consultazioni e ad uno studio approfondito del testo statutario; Considerando il parere favorevole dei Vescovi di numerose nazioni d’Europa, che auspicavano il riconoscimento pontificio dell’Unione; Tenendo conto della volontà del1’Unione di mantenere rapporti di collaborazione fraterna con le Organizzazioni Internazionali Cattoliche appartenenti al movimento scout e riconosciute dalla Santa Sede; Visti gli articoli 131-134 della Costituzione Apostolica Pastor Bonus, sulla Curia Romana, e il canone 312, § 1, 1° del Codice di Diritto Canonico, il Pontificio Consiglio per i Laici decreta: 1. Il riconoscimento della Unione Internazionale delle Guide e Scouts d‘Europa - Federazione dello Scautismo Europeo come associazione privata internazionale di fedeli di diritto pontificio, dotata di personalità giuridica, conformemente ai canoni 298-311 e 321-329 del Codice di Diritto Canonico. 2. L’approvazione dei suoi Statuti, debitamente autenticati e di cui un esemplare è depositato negli archivi del Dicastero, per un periodo ad experimentum di cinque anni. Dato in Vaticano, il ventisei agosto duemilatre, nella festa della Beata Vergine di Jasna Góra. Stanislaw Rylko James Francis Card. Stafford Segretario Presidente