Le nostre impronte

Massimo Mattioli

Questo libro nasceva dal desiderio di lasciare una memoria scritta del nostro Gruppo Scout Calcinelli 1°, tramite i racconti e le fotografie che si sono accumulati in questo lungo viaggio. Ci aspettavamo di poter compiere questa missione uscendone illesi, ma così non è stato. Non è stato facile rivivere questi momenti attraverso le voci e gli scatti dei Capi, perché ogni volta entravamo più a fondo nella complessità delle relazioni vissute, capivamo come fosse difficile rialzare le tessere di un domino iniziato ben trenta anni fa: scoprendo una tessera se ne apriva una, poi una altra e così via a ritroso fino alle origini. Cambiavano i volti, i luoghi, le stagioni, le attività, ma l’unica cosa che rimaneva costante era la passione dei Capi: questa non si può raccontare né immortalare, ma soltanto rispettare. Solo grazie a chi ci ha preceduto potremmo sapere da dove siamo partiti e dove andremo. Ma questo perché? Solo il nostro caro B.P., nelle sue parole semplici e dirette, può spiegarcelo.

“Ma il mezzo più importante per la formazione rimane, ancora una volta, l’esempio del Capo. È ciò che il Capo fa, non tanto quello che dice, che influenza il ragazzo. Nel divenire Capi, avete iniziato a dare una prova concreta del segreto vero del buon civismo, che poi è anche il segreto del successo di ogni scelta professionale: avete scelto di essere Capi non per quello che potete trarne fuori, ma per quello che ci metterete dentro”. Robert Baden-Powell – Il libro dei capi

Buona lettura, buona visione e… Buona Strada.